Cinquecento studenti da 12 scuole per Palermo Capitale del volontariato: open day BeVolunteer a cura del Cesvop ai Cantieri Culturali
Bad, Kika, Gabriele, Alice e Giuseppe organizzano eventi di solidarietà. Giulia, Angelica e Pasion, invece, raccontano il volontariato con un podcast. Simone, Azzurra, Emanuele donano i loro talenti artistici mentre Santino ha il coraggio di parlare di bullismo alla radio. Poi ci sono i giovani come Vincenzo che si dedicano alle persone detenute in esecuzione penale esterna. Sono alcuni dei giovani di 12 scuole superiori che si sono impegnanti in attività di volontariato che vanno dalla rigenerazione urbana all’inclusione sociale, dallo sport all’arte e cultura, dalla pulizia di spiagge e quartieri a progetti di riqualificazione urbana.
Con #BeVolunteer, questa mattina nella sala De Seta dei Cantieri Culturali, il CeSVoP (Centro Di Servizi per il Volontariato di Palermo), all’interno del programma Palermo Capitale Italiana del Volontariato, ha dato voce ai tanti giovani che in questi anni hanno sperimentato azioni concrete di solidarietà con il progetto #LaScuolaDelVolontariato. Nel 2025, tra i principali risultati ci sono stati: oltre 50 contenuti video realizzati, 15 podcast dedicati al volontariato, 10 eventi di solidarietà e più di 700 giovani coinvolti di Palermo e provincia. “Impegnarci nel doposcuola con i bambini mi ha fatto sperimentare molta creatività – ha raccontato Giuseppe Bruno del liceo Garibaldi -. L’impegno verso gli altri ci aiuta molto a migliorare noi stessi”. “Tutti noi veniamo continuamente bombardati da molto egocentrismo – ha aggiunto la docente del Garibaldi Marina Di Giorgi – che porta spesso alla chiusura in se stessi. Aprirsi alla cultura del dono, invece, consente di confrontarsi con mondi differenti, sperimentando la capacita concreta di dare qualcosa agli altri che fa crescere”.
“Stare con le persone in esecuzione penale esterna è stata una esperienza molto formativa – ha raccontato Vincenzo Sparacio del Marcopolo -. Ascoltare le loro storie di vita e percepire il desiderio di essere nuove persone, è stato un momento di scambio umano molto bello”. “E’ stata una esperienza molto arricchente – ha detto Simona Catalano dell’associazione Un Nuovo Giorno -. Le persone in esecuzione penale esterna hanno insegnato loro alcuni lavori manuali mentre i giovani hanno fatto corsi di alfabetizzazione, di matematica e di lingue straniere”. Tra le diverse performance, si è esibito, pure, il coro musicale dei giovani dell’ITET Marco Polo insieme alle persone in esecuzione di pena esterna dell’associazione Un Nuovo Giorno.
“Continueremo con entusiasmo a supportare le attività di volontariato, ricevendo tutte le spinte ed i suggerimenti preziosi che vengono dai giovani – ha detto la presidente del Cesvop Giuditta Petrillo -. Ringrazio voi giovani che con la vostra follia e creatività realizzate cose belle, valorizzando i talenti e acquisendo competenze fondamentali per il vostro futuro”. “Con voi abbiamo iniziato il percorso del credere realmente nel volontariato – ha dichiarato il neo assessore alle attività sociali Domenica Calabrò -.
Condividiamo tutta la vostra gioia che si declina in azioni vere da continuare insieme. Aiutateci a tirare fuori i nuovi bisogni. Noi ce la metteremo tutta solo insieme a tutti voi”. Ai giovani, oggi, è arrivata la proposta di progettare interventi concreti per migliorare la città. Quelli che raccoglieranno la sfida parteciperanno, infatti, a un workshop di co-progettazione che si terrà il prossimo 12 giugno. I progetti più promettenti saranno selezionati e supportati dal CeSVoP e dai partner della rete di Palermo Capitale Italiana del Volontariato con risorse economiche, formazione e tutoraggio professionale.